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al testo di Amina Narimi
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A mio figlio
capace di distinguere un segnale di sopravvivenza da un rumore che non fa paura del futuro piangere
il donativo del paesaggio toglie il fiato quasi a morte nel tuo sguardo. dov’è il mare alimenta il mio pensiero mentre scendo coi suoi capelli d'oro silenziosa l’ossigeno di un peso troppo grande dentro gli occhi delle anfore perdute come levarti dalla solitudine -che avresti giocato in paradiso. "Sì anche lì viene la neve " ti rispondevo
Risalgo le domande sulle dita le acque strette erano il tuo viso al mare che ti chiude infinitamente tacito
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